Due comunità unite da sempre. Storia del comune unico di Vinci e Cerreto.
La discussione sul riassetto istituzionale del territorio è molto presente nel dibattito politico contemporaneo. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria battaglia politica sul tema delle fusioni tra i comuni, che ha visto formarsi due schieramenti contrapposti. Da una parte chi vede nelle fusioni tra i comuni una grande opportunità per reperire nuove risorse, dall’altra chi nelle fusioni vede soltanto un aumento dei costi per i cittadini nel lungo periodo, oltre che la perdita di identità culturale.
Se andiamo ad indagare la storia dei nostri comuni di Vinci e di Cerreto, vediamo come nel corso dei secoli siano stati operati grandi riassetti delle istituzioni territoriali, che hanno visto le nostre comunità legate in modo profondo tra loro. Sul finire dell’età medievale, con la nascita delle Signorie, le autorità e signori che avevano preso il potere nelle città, cercarono sempre più di accentrare su di se competenze di gestione e controllo del territorio, estendendo la propria giurisdizione diretta nelle zone di campagna intorno alle città. Nel territorio controllato da Firenze e dai Medici, questa riorganizzazione del potere locale iniziò nel 1415 ed ebbe un importante impulso nel 1424 con la riforma delle podesterie, quando furono riformate le circoscrizioni territoriali dove podestà e vicari si trovavano ad operare. Con questa riforma queste due figure, che rappresentavano il governo cittadino, vennero fissate in modo stabile in un determinato territorio. Da questo momento le due podesterie di Vinci e di Cerreto vennero unite in un’unica podesteria, di cui Vinci venne eletta sede principale almeno fino al 1475. In quell’anno, a seguito delle proteste dei rappresentanti della popolazione di Cerreto, che si lamentavano di una cattiva amministrazione della giustizia civile all’interno del loro territorio, fu stabilito che i podestà risiedessero alternativamente un semestre a Cerreto e un semestre a Vinci.
Questo sistema istituzionale rimase in vigore fino alla riforma dei tribunali provinciali datata 1772, quando la legge per il nuovo compartimento dei Tribunali di Giustizia dello
Stato Fiorentino, abolì la duplice residenza del Podestà in Cerreto e Vinci, prescrivendo che egli dimorasse sempre a Cerreto, recandosi a Vinci ogni martedì. Vinci perse così ogni sua autonomia a livello amministrativo, in favore di Cerreto che divenne la sede principale della comunità locale. Questo assetto rimase invariato fino al 1808, quando durante la dominazione francese, a Vinci venne ridata la propria autonomia amministrativa.
Finita la parentesi rivoluzionaria, con la restaurazione venne promulgata una nuova Riforma dei Tribunali e Magistrati civili, nel 1814, che ristabilì la podesteria unica di Cerreto e Vinci. La restaurazione del potere dei Lorena nel Granducato, mantenne però intatta la comunità di Vinci che conservò così la propria autonomia amministrativa anche con la legge del 9 marzo 1848. Questa riforma abolì Vicariati, Podesterie e Cancellerie Comunitative e il Granducato fu diviso in compartimenti di Prefettura e circondari di Sottoprefettura, a loro volta divisi in distretti costituiti da più comunità. Le Comunità di Vinci e Cerreto costituirono il territorio assegnato alla giurisdizione della pretura di Cerreto e Vinci, compresa nel Circondario di Sottoprefettura del Tribunale di S. Miniato. Al podestà subentrò quindi un pretore, con Cerreto che mantenne il ruolo di sede principale per l’amministrazione della giustizia almeno fino alle riforme di inizio Novecento.
Possiamo dire quindi che l’unione delle Comunità di Vinci e Cerreto ebbe fine con la dominazione francese nel periodo rivoluzionario, quando Vinci riprese la propria autonomia amministrativa. Il legame però tra le due comunità rimase comunque forte ed è presente e visibile ancora oggi. Non è detto quindi che questa unione tra le due comunità, non possa un giorno essere riproposta in una nuova riforma per il riassetto istituzionale del territorio.
Articolo pubblicato nell’edizione di Novembre\Dicembre 2015 del bimestrale “Orizzonti Cerreto-Vinci”
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[…] Articolo pubblicato nell’edizione di Novembre-Dicembre del bimestrale “Orizzonti Cerreto-Vinci” e apparso a gennaio sul blog del’autore. […]